Arte visiva –
Di che tipo di professione si tratta?
Figura professionale – «Artista» non è una qualifica professionale protetta, ma non per questo è priva di tutele. Si tratta di una professione strettamente legata alle questioni di natura qualitiva e ai modi di vivere. Indipendentemente dal fatto che si sia seguito un percorso formativo ufficiale o si abbia una formazione da autodidatta: in fin dei conti sono gli artisti stessi a stabilire cosa volere dalla propria attività e dal suo esercizio.
Formazione – Di norma, oggi gli artisti visivi hanno frequentato una scuola professionale universitaria, dunque hanno alle spalle anni di studio. Nonostante abbiano portato a termine un percorso formativo, per via dei loro magri guadagni spesso sono considerati individui che praticano un bell’hobby.
Status professionale – Molti artisti visivi sono in tutto o in parte lavoratori indipendenti. Le autorità fiscali cantonali, però, spesso non li riconoscono come lavoratori indipendenti perché le loro entrate derivanti dall’esercizio di un’attività artistica sono esigue. Spesso questi introiti vengono integrati con lavori part-time in altri settori. Poiché il focus principale rimane sull’arte, solo raramente si tratta però di lavori remunerati bene e al di sopra della media.
Come si generano le entrate:
Reddito basso, contributo alto – Dall’arte traggono vantaggio tutti, perché i suoi contenuti e le sue manifestazioni contribuiscono alla crescita culturale e sociale. È per questa via che la società acquisisce una propria identità, confermando così il ruolo prezioso svolto dall’arte e dagli artisti. Nella piccola Svizzera la professione dell’artista, tuttavia, raramente è redditizia. La maggior parte degli artisti guadagnano quanto basta a garantire una sussistenza minima, il che li colloca ai livelli più bassi del ceto medio.
Successo = ricchezza? – Gli artisti visivi di norma trascorrono molto tempo a lavorare in atelier per concepire e realizzare le loro opere. Il processo creativo è una ricerca costante, è un accanito esplorare e interrogare. Nelle fasi creative il lavoro degli artisti non viene retribuito. Di solito non è previsto un compenso nemmeno quando concepiscono e progettano mostre nei musei per presentare le loro opere a un vasto pubblico.
Gli introiti dipendono dalle vendite e dai lavori su commissione – Il sistema dell’arte continua ancora oggi a presupporre che i guadagni debbano derivare prevalentemente dalla vendita delle opere – sebbene il mercato dell’arte, eccetto che per le fasce di prezzo più alte, negli ultimi anni sia crollato – o da lavori su commissione, come nel caso di Arte e Architettura. Di rado gli artisti ricevono un compenso per le mostre, le installazioni o i progetti artistici interattivi. I più dipendono dalle visite dei collezionisti e dei curatori ai loro atelier, dalle gallerie che li rappresentano nelle grandi fiere, dalle gare che vincono nell’ambito di Arte e Architettura o da altri lavori eseguiti su commissione.
Costi e lavoro necessario per realizzare entrate:
Atelier e magazzino – Gli artisti visivi hanno bisogno di un atelier, di un luogo nel quale avere tutta la tranquillità e la concentrazione che occorre per svolgere un’attività creativa e realizzare delle opere; in più, a seconda della tecnica espressiva usata, devono avere a disposizione il materiale, gli attrezzi e i macchinari necessari, oltre a uno spazio sufficiente. Le opere devono poi poter essere custodite in un luogo adeguato. Anche per questo occorre spazio. Sia gli atelier che i magazzini comportano costi elevati: bisogna pagare l’affitto, acquistare i materiali, avere un’assicurazione ecc.
Comunicazione – Per farsi conoscere dal pubblico, bisogna assolutamente disporre dei mezzi di comunicazione adatti come un sito web costantemente aggiornato, profili social, contatti personali con le istituzioni, gli spazi espositivi, i curatori ecc.
Amministrazione – Anche chi lavora in campo artistico deve occuparsi di amministrazione. Per i progetti di maggiori dimensioni, il più delle volte bisogna chiedere sovvenzioni agli enti che promuovono la cultura. Anche partecipare a un bando di gara spesso comporta un enorme dispendio in termini amministrativi. Poi bisogna rispondere alle richieste, registrare le royalties, tenere la contabilità, dichiarare le tasse.
Calcolatore d’onorari – Con l’aiuto del calcolatore d’onorari sviluppato da Visarte, l’associazione professionale degli artisti visivi, è possibile calcolare sulla base del tempo impiegato per la produzione dell’opera e per il lavoro amministrativo e comunicativo da un lato, e dei relativi costi sostenuti dall’altro, le entrate necessarie per la sopravvivenza.
Visarte – Società delle arti visive Svizzera – Visarte Svizzera è nata nel 2001 dalla SPSS (Società dei pittori, degli scultori e degli architetti della Svizzera) attiva sin dal 1886, comprende 19 gruppi regionali e conta circa 3.000 iscritti, dei quali 2.540 sono membri attivi. Visarte rappresenta gli interessi degli artisti visivi professionisti in ambito politico e sociale; possono diventare membri attivi anche gli architetti e i curatori free-lance.
Zurigo, 14 aprile 2020 / Visarte – Società delle arti visive Svizzera
Si prega di richiamare l’attenzione delle casse cantonali di compensazione su questa scheda informativa, che abbiamo preparato appositamente per questa applicazione: Arte visiva – Di che tipo di professione si tratta? (PDF)